Salve,
da qualche tempo la mia migliore amica soffre di forti dolori al ventre e qualche giorno fa mi ha detto che il suo medico ritiene possa trattarsi di endometriosi. Volevo chiedervi qualche informazione a riguardo. Sono un po’ preoccupata per lei. È una condizione grave?
Un saluto
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L’endometriosi è una patologia complessa, una condizione cronica causata dalla diffusione di endometrio al di fuori dell’utero o in aree non appropriate di quest’ultimo.
Che cos’è l’endometrio? Si tratta del tessuto più interno che riveste la parete uterina. Regolato dai livelli plasmatici di estrogeni e progesterone, secreti dalle ovaie durante il ciclo mestruale, l’endometrio si rinnova regolarmente, garantendo la presenza costante di un ambiente adatto al concepimento.
Cos’è l’endometriosi? Quando il tessuto endometrico si diffonde altrove, l’organo interessato – principalmente ovaie, tube, peritoneo, vagina, intestino – sanguina ogni mese, provocando infiammazione, cicatrici e aderenze. La malattia è tipica delle donne in età fertile, a causa degli elevati livelli di estrogeni prodotti, ed è uno dei fattori causali del dolore cronico pelvico tra le donne. Ancora poco si conosce dell’endometriosi, nonostante il suo grande interesse clinico, specialmente per quanto riguarda le conseguenze patologiche sulla fertilità.
Quali sono i sintomi? Sono sostanzialmente due: infertilità e dolore pelvico. I sintomi possono anche riguardare:
- Dismenorrea, ossia mestruazioni molto dolorose.;
- Dispareunia, cioè dolore pelvico e all’interno della vagina durante i rapporti sessuali;
- Dolore durante le defecazione o l’emissione di urina;
- Alterazioni del ciclo mestruale, con ingenti perdite di sangue durante le mestruazioni (menorragia) o con perdite di sangue durante il periodo intramestruale (menometrorragia);
- Sanguinamento rettale durante le mestruazioni;
- Presenza di tumefazioni o masse pelviche dolenti;
- Senso di fatica, episodi di diarrea o costipazione, nausea e/o senso di pienezza, in particolare durante le mestruazioni.
Generalmente, tra le donne colpite, il 30% soffre di dolori cronici, il 55% risente del dolore durante il periodo mestruale e il 25% risulta asintomatico.
Quali sono i fattori di rischio? Tra i fattori di rischio è annoverata una predisposizione genetica, una storia familiare della patologia. Altri fattori di rischio sono:
- L’assenza di gravidanze. Le donne che non sono mai rimaste incinte hanno una maggiore probabilità di contrarre la malattia.
- Menarca (ossia la prima mestruazione) in età precoce;
- Menopausa in età molto avanzata;
- Cicli mestruali brevi (per esempio, durata inferiore ai 27 giorni);
- Alti livelli di estrogeni nel corpo;
- Consumo ingente di alcol;
Come avviene la diagnosi? Il medico formula una diagnosi differenziale, confrontando patologie che causano sintomatologie simili come la malattia infiammatoria pelvica, la sindrome dell’intestino irritabile, la cistite interstiziale e la fibromalgia. Ai fini di una diagnosi corretta, è necessario ricorrere all’ecografia transvaginale e in alcuni casi alla biopsia.
Qual è la terapia? Non esiste ancora una cura per l’endometriosi, ma alcune terapie possono migliorare i sintomi. Possono essere assunti farmaci antidolorifici, ormonali o si può ricorrere a interventi chirurgici, qualora il trattamento farmacologico non dia esiti soddisfacenti.
Come avrai avuto modo di capire, si tratta di una malattia la cui problematicità consiste nel suo non essere ancora pienamente compresa dalla medicina. Possiamo solo sperare in futuri sviluppi favorevoli.
Per qualunque altro dubbio, rimango a tua disposizione.
Con sincero affetto,
Il Bugiardino
Immagine in evidenza realizzata da Claudia Zazu Tarabella
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