Teresa – Chicchi o Teresita – Mattei (Genova, 01/02/1921 – Usigliano, 12/03/2013) già nel 1938, liceale, si scaglia contro le leggi razziali e viene espulsa da tutte le scuole del Regno, ma, sotto consiglio del politico Piero Calamandrei, consegue la maturità da privatista per poi iscriversi a Filosofia, all’Università di Firenze. 

In occasione dell’entrata in guerra dell’Italia, organizza la prima manifestazione contro il conflitto del Paese e partecipa attivamente alla lotta di Liberazione: è staffetta partigiana, fonda i Gruppi di difesa della donna e diventa comandante di compagnia per il Fronte della Gioventù. Catturata, viene salvata da un gerarca fascista, perché «una così brava ragazza non può essere una partigiana». 

Nel 1944 entra nelle fila del Partito Comunista e, a soli venticinque anni, è eletta nell’Assemblea Costituente: l’articolo 3 della Costituzione porta anche la sua firma. È stata dirigente nazionale dell’Unione Donne Italiane e prima rappresentante delle ragazze madri. Il fumetto Un fiore (Di Virgilio, Arces) racconta, attraverso la vera storia d’amore di Teresa e Bruno Sanguinetti, come la mimosa sia stata eletta simbolo per la lotta a favore dei diritti delle donne.

Illustrazione di Riccardo Pittioni