Kae Tempest ha scelto il pronome “they”, che in italiano è più difficile da rendere che in inglese. L’autrice ha provato a rispettare la resa inglese usando lo schwa , che considera più includente.
Incominciamo dalla fine: arrivata alla conclusione della scrittura di questo articolo, ho fatto un veloce check sui social che Kae usa, per vedere se ci fosse qualche novità riguardo l’imminente tour, ed ecco che mi ritrovo a riscrivere tutto. Tipico di Kae: fare o scrivere qualcosa che ti fa rimettere subito tutto in discussione e voler raccontare le cose da un’altra prospettiva. E io non mi sottraggo e vi racconto pure perché (e potete verificarlo pure voi se non ci credete). 11 novembre ore 12.00 am, Kae pubblica una clip su Twitter per condividere le nuove date in programma in Australia e Nuova Zelanda. Sapete come? Prendendo dalla libreria uno dei suoi libri preferiti, di una delle sue autrici preferite, Ali Cobby Eckerman, poeta aborigena australiana, intitolato Inside my mother, aprendo una pagina a caso e leggendo dei versi, dei bellissimi versi, dal poema intitolato Shadows.
Ed è così che ho deciso che, anziché raccontarvi della creatività di Kae, dell’arte messa in poesia, in musica, in scena da ləi e da altrә artistә nel mondo, usando i suoi testi; anziché analizzare album o romanzi o testi teatrali o versi in cerca di qualcosa di accattivante e di molto figo da scrivere, preferisco raccontarvi proprio di questo: la generosità di Kae.
Kae ha la miracolosa ed emozionante capacità di condividere realmente le cose che ama, che ammira e che procurano piacere. Potete verificare voi stessә: guardate la sua reazione quando Lianne La Havas interviene in un live registrato per la BBC, nel pezzo No prizes contenuto nell’album The line is a curve. L’espressione di Kae, spontanea e reale, quando entra in scena la meravigliosa voce di Lianne, ci trasmette la sua ammirazione e il piacere che prova nel sentirla, ed è una cosa che commuove e coinvolge, più di mille spiegazioni. Allo stesso modo, Kae che prende un libro in mano, ne legge dei versi, e si entusiasma per il suono e la bellezza, e bacia il libro prima di richiuderlo mostrando, con umiltà e semplicità, quanto significhi per sé, sono gesti che spingono chi guarda (a me lo ha fatto fare) a cercare il testo, l’autrice, a saperne di più, a volerla leggere subito.
Kae ci invita attraverso testi che si fanno versi, che si muovono in liriche, che si vestono di immagini e movimenti, a guardarci davvero negli occhi, a comunicare con chi ci sta intorno, senza fronzoli, senza pregiudizi. A scendere dai nostri piedistalli e muoverci in mezzo alle altre, senza paura, anche se intorno a noi la paura attanaglia, la paura è reale. A spingerci ai margini delle gabbie in cui ci rinchiudono o ci rinchiudiamo per farci almeno sfiorare, animare dai corpi di chi ci sta vicino, se proprio da quelle gabbie, per ora, non possiamo uscirne. Ci ricorda, con la sua personale esperienza, l’unicità e profondità della relazione con noi stessә, i nostri corpi e i modi in cui vogliamo viverli e condividerli. Ci invitano a essere selvaggә e furiosә a volte, a stare proprio qui, proprio ora, esattamente dove siamo, senza pensare a dove saremo o dovremo essere fra un minuto. A essere consapevoli del cerchio del nostro ciclo, perché con le sue proprie parole:
We die so others can be born
we age so others can be young
the point of life is live,
love if you can then pass it on
Kae fa questo con tutti i suoi lavori, in svariati modi e con diverse tonalità e timbri. Kae parla di politica, di genere, di sesso, di droghe, di lotte sociali, di oppressione, ma più di tutto, per me, racconta quanto siamo umanә in mezzo ad altri umani.
—Kae Tempest sarà presto in concerto in Italia, quindi non avete scuse, queste le date previste:
Milano, 1 Dicembre
Roma, 2 Dicembre
Bologna, 3 Dicembre
Per saperne di più:
- Teatro: Wasted, 2013
- Raccolta poetica: Hold Your Own / Resta te stessa, 2014
- Romanzo: The Bricks That Built The Houses, 2017
- Discografia minima: Balance (con i Sound of Rum), 2014 - The line is a curve, 2022
- C’è una bella intervista uscita sul Guardian, in cui Kae raccontano il loro coming out
e molto altro.
Immagine di copertina da scotsman.com, immagine nel testo da happymag.tv
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