Sono giorni in cui il mondo sembra cadere a pezzi. Siamo reduci da una campagna elettorale aggressiva e selvaggia. La dialettica fatta di rispetto e confronto costruttivo sembra non esistere più e noi, attivistə dalle spalle larghe abituatə a tutto, compreso il lottare costantemente per ogni straccio di diritto, ci ritroviamo a dover fare i conti con l’ennesima sfida: la destra al potere. Tuttavia, gli schiaffi non sono mancati neanche durante l’estate nell’ambito della salute e della prevenzione dell’HIV.
Lo scioglimento anticipato delle Camere, determinato dalla caduta del governo Draghi, ha fatto arenare una proposta di legge, la 1972, che aveva l’obiettivo di superare la legge 135 del 1990 sugli interventi per l’HIV/AIDS in Italia, una buona legge ma che, a quarant’anni dalla comparsa dell’HIV, rischia di essere anacronistica. C’è urgenza di aggiornamenti dal punto di vista scientifico e sociale, e di politiche sanitarie.
Attualmente le community e le associazioni impegnate nell’ambito della prevenzione dell’HIV, di riduzione del danno e di safer sex, chiedono che il rilancio della proposta sia tra i primi impegni della prossima legislatura, ma le premesse politiche non sono le migliori. Ora tutto stagna in una palude di inerzia, precarietà e ostilità.
Cosa possiamo fare? Lottare, informare, ribellarci all’immobilismo e portare avanti con tenacia le nostre istanze nel modo più intersezionale possibile.
In questo scenario distopico c’è un pensiero che mi rallegra e riesce a strapparmi un sorriso nel mio e nel nostro lottare. Si tratta di un evento che ora è necessario come non mai per noi frocie casserine e ci ricorda che nel buio più cupo possiamo farci forza a vicenda ripartendo da noi, dagli stracci che abbiamo, per trasformarli in splendidi abiti da sfilata.
Sto parlando di The Italian Miss Alternative 2022 che raggiunge quest’anno la sua 25esima edizione. Il tema calza a pennello ed è Eden. La Ri-creazione.
Per una sera sfileremo in un giardino mitico creato da noi, in uno spazio che anche solo a livello metaforico vogliamo impedire venga contaminato dalla tristezza del momento: abbiamo tuttə bisogno di camminare nel nostro paradiso per almeno una manciata di ore!
Si tratta, inoltre, di un ritorno in grande stile dopo anni di pausa dovuti alla pandemia e questo non fa che aumentare la nostra emozione.
Come referente del Settore Salute del Cassero è la prima volta che mi trovo a vivere questa splendida e complessa avventura. Alla direzione artistica abbiamo la fortuna di avere una splendida Miss Pingy che presenterà l’evento con uno scoppiettante Matteo Miglio.
Miss Alternative è uno spettacolo di beneficenza nato nel 1994 grazie alla volontà e alla creatività di Stefano Casagrande, anche conosciuto come la Cesarina. Celebre è la sua citazione per descrivere l’iniziativa: «Non serve farsi prete per mettersi una gonna». Uno slogan che è diventato il punto di raccordo per tuttə coloro che hanno partecipato alle edizioni passate, drag e non.
Altra celebre figura che ha coordinato e condotto l’iniziativa è quella di Bruno Pompa che da poco ci ha lasciatə e che anche in questa sede vorrei ricordare con il suo stiloso e irriverente caschetto biondo di Agònia. Continuerà a mancarci.
Il punto forte della sfilata sono gli abiti fantasmagorici creati con stoffe e materiali di recupero e una necessaria attenzione all’ambiente e alla sostenibilità.
Per farvi comprendere la filosofia ecologista di Miss Alternative, cito un’intervista di qualche anno fa di Mattia Macchiavelli a Miss Pingy: «Credo sia anche stimolante far rientrare termini come “riciclo”, “riuso”, “riutilizzo” all’interno di un discorso creativo tout court. L’arte non è mai orfana, e il pensiero di poter dare nuova vita, nuova forma a ciò che già esiste, per renderlo qualcosa di meraviglioso è sia l’essenza stessa dell’arte, sia un intelligente e proficuo modo di prendersi cura del mondo».
Proprio di questo si tratta: sfilare, creare, veicolare messaggi importanti in ambito di prevenzione e prendersi cura del mondo e della nostra comunità.
Il ricavato dei biglietti venduti è sempre stato utilizzato per finanziare i progetti di associazioni che si occupano di lotta all’HIV. Attualmente, i progetti finanziati sono quelli di Cassero Salute che vede il suo campo d’azione nella prevenzione e nell’accoglienza di persone che vivono con HIV, nella promozione del sesso più sicuro (safer sex) e nella sensibilizzazione all’uso di sostanze stupefacenti e sulla loro incidenza nei comportamenti sessuali.
Nel corso degli anni l’evento è stato ospitato in diversi luoghi bolognesi, dal cortile del Lumière all’Estragon, da Palazzo Re Enzo al Giardino Botanico e al Link, e molti altri fino al Cassero stesso, coinvolgendo tutta la città nella celebrazione di uno spettacolo che unisce la lotta all’HIV e allo stigma a una dissacrante dose di ironia, irriverenza, gioia e follia.
Tutto è possibile: si può coniugare la lotta per una corretta informazione medica e scientifica attraverso l’arte performativa e in questo The Italian Miss Alternative si configura come l’evento perfetto.
Domenica 30 ottobre vi aspettiamo a The Italian Miss Alternative 2022 Eden. La Ri-creazione, presentato dal Cassero LGBTI+ Center presso DAS, in via del Porto 11/2 alle ore 18.00. Che sia per sfilare come modelle dopo aver risposto alla call o da semplici spettatrici, è importante esserci.
Immagine in evidenza dal Centro di Documentazione Flavia Madaschi. Immagine 1 dalla grafica firmata Giopota
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