Rischio. Questa è la parola chiave della 23° edizione del Gender Bender, festival prodotto dal Cassero LGBTQIA+ Center, con il patrocinio di Regione Emilia Romagna, Comune di Bologna e da Alma Mater Studiorum – Università di Bologna. Giovedì 30 ottobre alle 19:30 si terrà l’inaugurazione presso il Cassero LGBTQIA+ Center, con dress code consigliato horror, gothic and black (e con presenza di interpretariato LIS).

Gender Bender Festival è come sempre multidisciplinare, e propone un programma che si articola in proiezioni cinematografiche, spettacoli di danza e teatro, performance, mostre e installazioni di arti visive, incontri e convegni di letteratura, party notturni. Fin dalla prima edizione l’obiettivo è intercettare immaginari culturali e artistici prodotti dalla cultura contemporanea  internazionale, legati alle nuove rappresentazioni e relazioni generate dall’espressione dei corpi, dalle differenze di genere e dagli orientamenti sessuali

Ma perché la parola chiave di questa edizione è Rischio? In un momento storico segnato da guerre, genocidio, violenze sistemiche, emergenze climatiche e da un clima culturale fragile e in trasformazione, rischiare significa avere il coraggio di non restare fermi, di attraversare la complessità con apertura e desiderio di cambiamento. Il rischio non quindi come incoscienza, ma come scelta consapevole di immaginare strade nuove, di costruire alternative al presente, di muoversi verso ciò che ancora non conosciamo, sfidando ciò che sembra già dato. Le creazioni proposte rifiutano le scorciatoie delle narrazioni semplici o rassicuranti, e ci accompagnano invece in territori non lineari, aperti alla complessità.

Il festival vuole dare voce a tuttə. Ad ogni proiezione il pubblico potrà infatti esprimere una votazione su ogni film visto, attraverso una scheda che verrà consegnata in loco, e il film più votato vincerà il premio Giuria del Pubblico

Trattandosi di un festival dove tra gli innumerevoli temi trattati c’è anche quello dei corpi, l’impegno per rendere tutti gli spazi accessibili è parte fondamentale. Le persone con disabilità potranno usufruire di riduzioni ed è prevista la gratuità per accompagnatorə.

Il festival inoltre si impegna da anni in azioni volte a migliorare la sostenibilità: tra queste emerge il posizionamento di distributori di acqua potabile per il riempimento delle borracce, bicchieri in PLA e vettovaglie compostabili, la realizzazione del programma del festival con carta riciclata e l’adesione a Circolare, una piattaforma a sostegno dell’economia circolare per il settore culturale, per favorire la condivisione e il riuso di risorse tra le organizzazioni culturali. 

Tutti gli appuntamenti del Festival, che si concluderà sabato 8 novembre con il party di chiusura al Cassero LGBTQIA+ alle 23:30, sono disponibili scaricando il programma

Da non perdere venerdì 7 novembre alle ore 20 presso cinema modernissimo Once Upon a Time in Gaza, film di Arab Nasser e Tarzan Nasser. Tutti gli incassi della proiezione saranno devoluti al fondo di supporto per le famiglie di Gaza a Bologna. 

È’ possibile acquistare i biglietti tramite la piattaforma online TicketSms oppure al centro Festival allestito presso DAS in via del Porto 11/2. 

Per maggiori informazioni consultare il programma online o scrivere a biglietteria@genderbender.it.

Buon festival a tuttə!

Immagine in evidenza: genderbender.it