Come trovare la libertà di essere grazie ai deliri da fangirl

Qualche mese fa abbiamo introdotto alcuni concetti riguardanti i fandom, vale a dire il seguito di fan che un prodotto culturale può avere. Abbiamo analizzato come essi si comportino diversamente a seconda che siano codificati come maschili o come femminili, ed evidenziato l’aspetto per cui i fandom femminili sono presi meno sul serio, e che invece costituisce proprio il dispositivo grazie al quale può svilupparsi un’indagine su di sé. Sono le cosiddette ship, ovvero una coppia di personaggi di un determinato universo, che i fan, con un profondo coinvolgimento emotivo, desiderano stiano insieme.

Di una ship, va innanzitutto specificata la composizione: slash è una coppia composta da due uomini, femslash da due donne e, molto didascalicamente, het da una coppia eterosessuale. Già il fatto di dover specificare het mette tutti i tipi di coppia sullo stesso piano, senza che ce ne sia uno considerato il default, e dando a tutti gli incroci possibili la stessa dignità. Poi c’è l’elemento fantastico, per cui non necessariamente entrambi i componenti di una coppia debbono essere umani: abbiamo draghi, sirene, creature aliene, unicorni; l’unico limite è la fantasia.

Quelli che una persona completamente al di fuori dei fandom, o dentro soltanto a quelli maschili, considera “deliri da fangirl” possono risultare riflessioni e prese di coscienza che producono cambiamenti nella vita reale.

Le coppie slash sono, va detto, quelle più comuni, per una serie di ragioni. Le ragazze, anche quelle eterosessuali, sono sottoposte a una serie di pressioni molto maggiori riguardo la loro sessualità e il loro aspetto, e possono sentirsi inadeguate e a disagio. Scrivere o leggere storie d’amore e scene di sesso con protagonisti due uomini permette loro di esplorare i propri desideri, ad esempio come vogliono toccare ed essere toccate, senza doversi mettere in gioco in prima persona, permettendo loro di crescere e sentirsi, col passare del tempo, più a proprio agio con se stesse.

Gli headcanon sono le singole fantasie delle fan, che non hanno appigli nei testi ufficiali del prodotto culturale a cui si riferisce il fandom. Per molte rappresentano un modo sicuro per condividere i propri desideri più nascosti, o per iniziare ad ammettere, a se stesse innanzitutto, ma anche all’altro da sé, cose che le riguardano ma che non sono semplici da dirsi. Ad esempio, scrivere fanfiction con James T. Kirk, capitano dell’Enterprise di Star Trek, oppure Sherlock Holmes, come personaggi trans.

Alcune si avvicinano ai fandom pensandosi eterosessuali, semplicemente perché non credevano di avere una scelta, e col tempo, anche grazie alle altre fan che incontrano sui social (il più quotato per molti fandom è Tumblr), più avanti di loro nel proprio percorso, capiscono di poter essere qualcos’altro, imparano ad ascoltarsi e a riconoscersi per quello che sono. Il tutto avviene con estrema libertà: nei fandom non si dà mai per scontato l’orientamento sessuale – né si fanno domande in merito – basandosi sul tipo di ship preferita da una persona. Altre non cambiano il loro orientamento sessuale: si considerano già queer, e in quel caso il fandom serve ad attuare meccanismi di rinforzo e conferma del proprio orientamento. C’è una parte significativa di donne che, pur non mettendo mai in discussione la propria eterosessualità, diventa comunque più sensibile alla questione dei diritti LGBT+, quando non vere e proprie “alleate etero”.

La produzione di fanfiction, fanart, fanvideo, con la loro mescolanza post moderna di temi, influenze, trame, ha molto in comune con lo storytelling in forma orale dei tempi antichi, e ci mostra come leggere e ri-raccontarsi storie epiche su famosi ed eroici personaggi sia ancora oggi un’attività essenziale per gli esseri umani. I prodotti culturali “derivati” (trasformativi è il termine tecnico), creati principalmente da donne e minoranze, sono un terreno fertile, dove storie, ship e valori non mainstream possono prosperare, e molte ragazze – ma non solo – possono conoscersi meglio ed essere quindi più felici.

PS Per chi legge in inglese, il sito più quotato per le fanfiction al momento è archiveofourown.org

Puoi trovare la prima parte qui: Identità e Fandom, Prontuario essenziale per novelle shippers

Pubblicato sul numero 27 della Falla – luglio/agosto/settembre 2017