Se conosciamo bene le divinità queer occidentali come Apollo e Ganimede, poco sappiamo della spiritualità queer asiatica, e nonostante la Cina sia restrittiva, caratterizzata da censura e discriminazione contro le persone omosessuali, esiste una divinità che offre speranza alla comunità queer: Tu’er Shen (兔儿神), il Dio Coniglio.

Secondo una leggenda narrata da Yuan Mei nello Zi Bu Yu (cose di cui Confucio non ha parlato) Tu’er Shen era originariamente un soldato di nome Hu Tianbao, innamorato di un ispettore imperiale. Scoperto a spiarlo mentre era nudo, confessò i suoi sentimenti, ma l’ispettore lo condannò a morte. Dopo la sua morte Hu Tianbao apparve sotto forma di lepre in sogno a un anziano del villaggio, rivelando che gli dei, riconoscendo il suo gesto come un atto d’amore, lo avevano elevato a divinità protettrice delle relazioni omosessuali, nominandolo Dio Coniglio.

Nonostante Tu’er Shen sia venerato in alcuni templi, molte scuole taoiste hanno storicamente condannato l’omosessualità; e dato che la leggenda potrebbe riflettere un sistema di unioni omosessuali nato nel Fujian il governo della dinastia Qing represse il culto di Hu Tianbao. Nel corso della storia il termine coniglio è stato spesso utilizzato come termine offensivo verso le persone omosessuali, ma Tu’er Shen è divenuto un simbolo di orgoglio per la comunità queer cinese e taiwanese.

Oggi, a Taiwan, il Tempio del Coniglio è un luogo unico dedicato alla comunità LGBTQ+, fondato nel 2006, anno del coniglio, accoglie ogni anno circa 9.000 pellegrini queer offrendo conforto spirituale e la speranza di trovare l’amore.

Illustrazioni di Claudia Tarabella