Bologna – Anche quest’anno dal 20 al 22 settembre il Nuovo Cinema Nosadella diventerà lo scenario del Festival di cinema lesbico Some Prefer Cake, arrivato alla 16ma edizione e oramai uno degli eventi dell’autunno bolognese più attesi dalla nostra comunità.
Organizzata dall’Associazione Luki Massa e da Comunicattive, l’edizione 2034 propone ben 29 produzioni da tutto il mondo per parlare, con la consueta ricchezza di prospettive di temi come il diritto all’aborto e all’autodeterminazione, lo sport, la violenza di genere e la resistenza delle donne palestinesi.
L’appuntamento per l’apertura del festival è venerdì 20 settembre alle 19.00, con il concerto live di Sara Santi, cantautore, performer e voce del duo Queen of Saba, per cominciare due giorni ricchi di cinema e tanto altro.
La proposta fiction di quest’anno comprende tre pellicole d’eccezione: il film spagnolo In the company of women di Silvia Munt, (anteprima nazionale venerdì 20 h. 21:00)_,_che narra la storia della giovane Bea, attivista per il diritto all’aborto nei Paesi Baschi degli anni ‘70; Housedeeping for beginners (sabato 21 h. 16:30) di Goran Stolevski, film macedone che racconta la lotta di una sfamiglia queer per stare insieme; Regra 34 di Julia Murat (sabato 21 h. 18:30), film brasiliano-francese vincitore del Pardo d’oro all’ultimo festival di Locarno, che narra di Simone, cam sex-worker e studentessa di giurisprudenza impegnata contro la violenza sulle donne.
Da non perdere i documentari Interrupted Futures, prodotto dal festival di cinema delle donne palestinese Shashat e Bye Bye Tiberias di Lina Soualem, che accendono una luce sulla lotta delle donne palestinesi (sabato 21 h. 14:00), e poi Lesvia, della regista greca Tzeli Hadjidimitriou, documentario che racconta del piccolo villaggio di Eressos, nell’isola di Lesbo, dagli anni Settanta meta di lesbiche provenienti da tutto il mondo (sabato 21 h. 21:00).
Segnaliamo anche Life is not a competition but I am winning di Julia Fuhrmann, documentario che racconta l’utopia di uno sport senza regole di genere con uno stile sperimentale e onirico (domenica 22 h. 16:00).
Torna per il terzo anno Lesbian pleasure, momento dedicato al porno femminista, preceduto dalla performance LIPS_ di e con 2Alaska e Ceci Stuck, venerdì 20 alle 23.00.
Ritorna anche l’appuntamento mattutino con i Corti a Colazione, che si apre sabato 21 alle 10.30 con Berry Wilde, corto svizzero che racconta il coming out in famiglia di una persona non binaria (in sala sarà presente la regista Mika Sattler, che dialogherà con il pubblico dopo la proiezione). Nel corso delle due mattine si passerà dalla fantascienza al sex work, dalle relazioni madre-figlia alla nostra memoria storica come attivistə, raccontata da Valery Alexanderplatz (domenica 22, 10.30), corto fuori concorso di Silvia Maggi, che incontrerà il pubblico insieme alla protagonista e storica attivista trans Valerie Taccarelli.
Due giorni ricchi non di solo cinema: ogni giorno sono previsti dj set a cura della Collettiva Elettronika, sarà presente la fotografa Sara Lucas Agutoli con il suo progetto fotografico OMNI, che mira a creare un archivio vivente di ritratti lesbici e che nel pomeriggio di sabato 21 settembre proporrà una sessione fotografica per ampliare l’archivio con ritratti del pubblico; infine la fumettista e comica romana Frad chiuderà il festival con il suo spettacolo di stand-up comedy.
Tornano anche i pranzi con le autrici a cura della Libreria delle donne di Bologna e la Biblioteca italiana delle donne: ad essere presentati quest’anno Trincerate nella carne. Letture intorno alle pratiche della postpornografia (Meltemi, 2024) di Lucía Egaña Rojas, e Lesbiche-3 amare, numero speciale della storica rivista DWF.
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