di Marzio Govoni e Luca Locati Luciani
Raimondo Collino Pansa nasce a Cuneo nel 1891, studia Giurisprudenza e diventa avvocato, ma anche giornalista e scrittore. Negli anni Venti risiede lungamente in Germania, interessandosi di teatro tedesco, di Klopstock e Grosz. Tra gli oltre cento record in Opac si segnala un articolo apparso nel 1927 su Nuova Antologia: Ieri e oggi in terra d’Allemagna. È il 4 gennaio del 1928 quando scrive a Magnus Hirschfeld – il pioniere nella lotta per i diritti delle persone omosessuali – chiedendo informazioni sull’attività del Wissenschaftlich-Humanitäres Komitee (il Comitato Scientifico-Umanitario), che possiamo considerare il primo embrione organizzato del movimento di liberazione omosessuale.
Il 10 gennaio 1928, Hirschfeld risponde a Collino Pansa, allegando alla lettera una decina di opuscoli del Comitato. Collino Pansa ha lasciato opere sulla riforma del Diritto penale e di famiglia: il suo interesse è per il cuore dell’attività del Comitato, ovvero la richiesta dell’abolizione del paragrafo 175, che in Germania puniva con la reclusione gli atti omosessuali fra maggiorenni consenzienti, anche in privato. Nella lettera, Hirschfeld si augura che il materiale possa essere utile in vista di una riforma anche in Italia. Raimondo Collino Pansa, antifascista convinto, partecipò alla lotta di liberazione dal fascismo come membro del CLNAI.
Provenienza: collezione Marzio Govoni
Letture consigliate:Robert Beachy, Gay Berlin. L’invenzionetedescadell’omosessualità, Bompiani, Milano, 2016
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