Sociologa e scrittrice, Gloria Evangelina Anzaldúa nasce in Texas nel 1942, da una famiglia discendente di colonǝ spagnolǝ. Nel 1968 si laurea in Inglese, arte e istruzione secondaria presso l’attuale University of Texas Rio Grande Valley. Lavora nelle scuole materne e come educatrice per alunnə con bisogni speciali, ma nel ’77 si trasferisce in California e inizia a frequentare circoli intellettuali radicali politicamente attivi, tiene corsi di scrittura creativa e conferenze sul femminismo, sulla cultura queer e chicana (l’identità scelta per sé dalla popolazione di origine messicana, residente negli USA). I suoi saggi sono fondamentali per la filosofia Latinx e in una rappresentazione di genere equa. La parziale autobiografia, Borderlands / La Frontera: The New Mestiza è del 1987 (fra i migliori 100 libri del secolo, secondo Hungry Mind Review Utne Reader): con il termine mestizaje (essere al di là della concezione binaria) Anzaldùa introduce unǝ individuǝ consapevole delle sue identità, anche contrastanti, che vive in terre di confine geografiche simbolo di razze miste, eredità, religioni, sessualità e lingue diverse. Muore nel 2004, senza riuscire a portare a termine Light in the Dark / Luz en lo Oscuro: Rewriting Identity, Spirituality, Reality, sua tesi di dottorato, assegnatole postumo nel 2005. Nel 2012, l’Equality Forum la nomina tra le 31 icone del mese della storia LGBTQ+.
Illustrazione di Riccardo Pittioni
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