Nera, lesbica, madre, guerriera, poeta: così si definiva Audre Lorde. Nata il 18 febbraio 1934 a Harlem, passa quasi tutta la vita a New York con i figli avuti da Edwin Rollins, e Frances Clayton, sua compagna per vent’anni.
Conduce la sua lotta politica usando la poesia come ponte per raggiungere altre outsider come lei. Il suo messaggio politico arriva anche in Italia: sessismo e razzismo non abbandonano mai chi li subisce, come nel suo caso. Sopravvive al maccartismo e continua a scrivere di disuguaglianza, discriminazioni, morte e indipendenza.
Costretta alla mastectomia da un cancro al seno nel ‘78, rifiuta la protesi mostrando con orgoglio la sua diversità. Il male torna però più violento, spegnendola sull’isola di St. Croix, dove visse con il suo ultimo amore, Gloria I. Joseph.
pubblicato sul numero 32 della Falla – febbraio 2018
immagine realizzata da Riccardo Pittioni del collettivo artistico Gli Infanti
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