Lo storico della scienza italiano Aldo Mieli è una delle figure chiave della nuova scienza sessuale, emersa a cavallo tra il XIX e il XX secolo. Fondatore e caporedattore della rivista Rassegna di studi sessuali (1921-1928), il suo ruolo di pioniere per i movimenti LGBTQIA+ odierni può essere paragonato a quello di Magnus Hirschfeld in Germania. Nato nel 1879 a Livorno, Mieli fu attivista del Partito Socialista, dal quale venne espulso per “pederastia”.

Oltre alla Rassegna di studi sessuali, fondò e diresse l’Archivio di storia della scienza, poi rinominato Archeion. Dal 15 al 20 settembre 1921, unico italiano, partecipò come oratore al primo congresso internazionale per la riforma sessuale, organizzato a Berlino.

Nel 1926 Mieli pubblicò un pamphlet dal titolo L’amore omosessuale. Due anni dopo abbandonò l’Italia per ragioni politiche e si stabilì a Parigi, dove diresse la sezione di storia delle scienze al Centre international de synthèse. Muore nel 1950 dopo l’ultimo trasferimento, una fuga, dovuta all’avvento del nazismo negli anni trenta, a Florida in Argentina, dove stava lavorando alla sua enciclopedia internazionale delle scienze, pubblicata postuma.

Illustrazione di Riccardo Pittioni