Michelangelo Magnini (@mimi.queertats) ha 22 anni, frequenta Grafica d’Arte all’Accademia di belle arti di Firenze. Lavora con diverse tecniche di stampa, arte digitale e multimediale, videoinstallazioni, piccoli progetti editoriali e fanzine, e metodi di modificazione corporale come i tatuaggi. La sessualità, il desiderio, il piacere, la felicità e il concetto d’identità sono al centro della sua ricerca e, come persona trans non binaria, strettamente collegata all’identità personale.

«Be the monster nobody want you to be» è al centro del poster di questo mese. Che significato ha per te? 

Mi piace molto usare slogan di impatto o provocatori nei miei lavori, in questo caso mi riferisco soprattutto a un sentimento e a un atteggiamento che riassegni potere alle persone spesso escluse dalla società. È un atteggiamento di sfida, non di rassegnazione o di autolimitazione, ma una questione di orgoglio e di fierezza per la propria identità.

Nella Mostruositrans Filo Sottile descrive il corpo del mostro Frankenstein come un corpo trans perché incontrollabile dal padre Victor e dalle leggi ritenute fino ad allora naturali. In che modo mostruosità e queerness si intrecciano per te?

Personalmente non ho mai letto il lavoro di Filo Sottile quindi non mi sento di parlarne, ma per me non c’è niente di mostruoso nelle identità queer, è più una questione di percezione sociale, e dell’essere fieri di ogni parte della propria identità, anche quelle che non vengono accettate o che ricevono reazioni negative.

Anche la tecnica del collage, con la quale è costruito il poster di questo mese, è una tecnica mostruosa perché permette di assemblare insieme varie parti di immagini (come un’arte alla Frankenstein). In che modo ti sei approcciatx a questa tecnica?

È da un paio di anni che lavoro con il collage, la trovo una tecnica estremamente diretta, che permette di trasmettere anche sentimenti molto astratti tramite piccole parti di immaginario comune, alterandone completamente il significato anche in modo molto tagliente o ironico.

In quale modo possiamo noi, da creature mostre e queer, rivendicare il nostro desiderio (e costruire alleanze)?

Non importa da che parte possa arrivare qualsiasi tipo di ostacolo o oppressione, ci saranno sempre persone ad amarci per ciò che siamo e soprattutto ci saremo sempre ad amare noi stessi. Possiamo essere ciò che vogliamo ed essere estremamente felici, non dobbiamo dipendere da nessuno.