Una bomba colpisce l’esercito nemico e all’improvviso tutti (nb. sono tutti uomini) iniziano a spogliarsi, irresistibilmente attratti gli uni dagli altri, dimenticandosi della guerra in atto. Un intero esercito che diventa improvvisamente gay sembra l’inizio di un racconto di fantascienza o di un film porno e invece è il progetto di bomba chimica proposto dal laboratorio dell’Air Force’s di Dayton, in Ohio, nel 1994.
La bomba, passata alla storia come gay bomb, nasce come progetto di ricerca sulle armi chimiche (nella proposta viene descritta come «distasteful but completely non-lethal»), e prevedeva il rilascio di un potente afrodisiaco sull’esercito nemico, che avrebbe sentito l’urgenza di avere un «homosexual behaviour», come cita il documento ufficiale.
La proposta arriva nel 2002 alla National Academy of Science, e vengono chiesti 7 milioni e mezzo di dollari per realizzarla. Questi soldi non vengono concessi e la gay bomb resta un progetto (almeno fino a ora) non realizzato.
Illustrazione di Claudia Tarabella
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