Cari cuori in fallo, sono un ragazzo gay. Quando finirà la quarantena e ci faranno finalmente uscire di casa, come farò a gestire tutti gli appuntamenti che ho preso mentre ero in isolamento?
Francesco
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Caro Francesco,
in quanto maschio omosessuale immagino che tu non abbia alcuna difficoltà a gestire decine di frequentazioni in parallelo. Pertanto, presumo che la tua domanda si riferisca alle modalità specifiche con la quale si svolgeranno questi appuntamenti in un mondo che lentamente si sveglia da una pandemia.
Ti descriverò brevemente uno scenario di dating post-coronavirus: dalla finestra lo vedrai arrivare davanti a casa tua. I vostri sguardi si incontreranno. Lui arrossirà, nascondendo il volto sotto la mascherina FFP2. Dirai ai tuoi genitori «Padre, Madre, esco per comprovate esigenze lavorative», ma in realtà seguirai la tua anima gemella – rigorosamente ad almeno un metro di distanza – e insieme vi dirigerete in uno dei parchi riaperti dal Dcpm del 4 Maggio. Una volta giunti lì, vi siederete su panchine diverse e fingerete di leggere, scambiandovi sguardi fugaci di tanto in tanto. Al momento di tornare a casa, quando passerete l’uno di fianco all’altro, le vostre mani si sfioreranno appena ed entrambi proverete un fremito. Rientrati ciascuno al proprio domicilio, ve le laverete accuratamente per almeno 20 secondi.
Questo è quanto immagino, ma chiaramente l’esperienza si presta a variazioni. Per esempio, potresti lasciar cadere accidentalmente la tua autocertificazione sulla via del ritorno, di modo che il tuo beau abbia un pretesto per rivederti e restituirtela. Tutto è possibile quando c’è l’amore!
Romanticamente tua,
U.P. Elisabeth.
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Caro Francesco,
sono molto contenta di questa domanda, avevo proprio bisogno di distruggere le speranze di qualcuno. Uno dei miei sogni più reconditi è che qualche tipo di sociolog*, psicolog*, antropolog*, virolog*, ornitolog* (o chi per ess*) analizzasse la volatilità con cui, in questi giorni di manuale isolamento, abbiamo promesso i nostri preziosissimi fori imperiali al dirimpettaio del post accanto e con cui, altrettanto velocemente, cambieremo idea e li negheremo.
Nell’era in cui nella testa dei più un like significa «Ho voglia di farti un pompino», e un love significa «possiedimi, sono perdutamente tua», ci dimentichiamo che dopo l’orgasmo il desiderio sparisce.
Credi davvero che tutte le persone con cui hai preso impegni se ne ricorderanno?
Magari hai scritto al tipo che ti piace, vi siete sussurrati zozzerie, magari vi siete anche scambiati qualche foto, le vostre mucose hanno cominciato a vibrare che neanche Shakira al Superbowl e ti sei detto è fatta, ci sono riuscito: usciremo insieme.
Magari è successo con molti tip* che ti piacciono. Vero? Che ti hanno dato “un appuntamento”. Qui sta l’errore.
Chi ti dice che questi tipi non fossero semplicemente in cerca di un orgasmino pomeridiano, dopo il quale si sono addirittura dimenticati il tuo nome?
Cercherei, prima di pensare a come gestire gli impegni, di definire il numero di veri appuntamenti a cui dovrai presenziare.
In ogni caso, dovrai gestirli con estrema prudenza.
Tua e del tuo partner.
Come sempre.
Ciao,
ISAURA SPANKING
immagini realizzate da aThomics a.k.a. Thomas Belvedere
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