Cari cuori in fallo, circa un anno fa mia sorella si è lasciata col suo fidanzato. Il ragazzo in questione era parte del nostro gruppo di amici da ben prima che mia sorella ci si mettesse insieme, per cui, nonostante la fine della loro relazione, io e gli altri amici abbiamo continuato a frequentarlo normalmente. Anche mia sorella, nonostante all’inizio avesse qualche riserva, ha ricominciato a vederlo assieme a* altr* del gruppo. Il mio problema è che in seguito alla loro rottura io e lui siamo diventati molto stretti. Troppo stretti. Qualche giorno fa mi ha confessato di essere attratto da me e io credo di ricambiare il sentimento. Abbiamo appurato che l’interesse reciproco è esclusivamente sessuale, e non romantico, per cui tra noi non nascerebbe mai una relazione stabile, ma sono comunque preoccupata che mia sorella possa dare di matto se dovesse scoprire che sono andata a letto col suo ex. Secondo voi è il caso che stronchi sul nascere la possibilità di una scopata o posso concedermi questa libertà?

— Sara

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Cara Sara (anche se sono sicura che si tratti di un nome falso, visto il nostro largo seguito), il problema che tu ti poni interseca uno dei dilemmi più antichi della civiltà occidentale.

Migliaia di anni fa qualcuno si chiese: «Chissà se è possibile avere il sesso senza una relazione stabile?» e l’uomo sedentario del 10.000 A.C. rispose: «Lmao, no.» È da allora che ci trasciniamo il fardello sociale del “se e solo se” che sta tra il sesso e il completo coinvolgimento coniugale, che oggigiorno è una delle portate principali della nostra adorata morale cristiana, spesso accompagnato da un ricco contorno di misoginia e omolesbobitransfobia.
Ma mi sto dilungando.

Tutta questa introduzione mi serve solo per dire, con conclamata certezza, che sì: tua sorella darà di matto se scoprirà che sei andata a letto col suo ex e con tutta probabilità le spiegazioni a posteriori non serviranno a nulla. Per cui, se vuoi davvero addentrarti in questo campo minato socio-antropologico, il minimo che puoi fare è tentare di disinnescare qualche ordigno in partenza. Sarà più facile (seppur difficile) persuadere tua sorella dell’innocuità del vostro coito prima che avvenga, anziché dopo. Certo, trovare le parole giuste per affrontare l’argomento non sarà una passeggiata, ma fortunatamente non sono te e vengo pagata solo per mille battute, per cui dovrai cavartela da sola.

Sempre tua, ma solo fino a un certo punto,

U.P. Elisabeth.

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Cara Sara,

Credo esista un gigantesco malinteso in questa vicenda: ciò che riguarda te e il suo ex fidanzato non è affare di tua sorella. È importante capire che esiste una bolla, che io per comodità ho denominato «le cazze mie», in cui trovano posto tutte quelle situazioni e dinamiche che stanno in capo a me e alle quali io posso (e devo) trovare una soluzione nel caso di problemi.

In questa bolla non hanno posto i malumori delle altre che non posso gestire direttamente io. Non per cattiveria, ma solo perché qualunque cosa io faccia per evitarli quelli restano lì. Si soffre, tutte, e da sole. Il massimo che posso fare è cercare di mitigare le sofferenze altrui.

Non credo che tua sorella abbia stretto un patto di sangue con il suo ex che gli  impedisca di frequentare altre ragazze dopo la loro rottura. Tu sei una ragazza a cui piace fornicare con i ragazzi, l’ex di tua sorella è un ragazzo a cui piace intrattenere rapporti sessuali con le ragazze. Siete come una spina e una presa, vi incastrate. In quanto a tua sorella… che tu e questo ragazzo abbiate un rapporto sessuale non sono fatti suoi.

Attenzione però, questo non significa che non possa rimanerci male. L’emotività umana a volte presenta dei bug. Se pensi che la cosa la possa effettivamente ferire, trova un modo per tranquillizzarla. Io non rinuncerei all’amplesso ma non sono te e non conosco tua sorella.

Vorrei inoltre avvisarti: mai dire: «È solo sesso, non c’è attrazione emotiva». Non è mai così.

Sculacciate,

Isaura spanking

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