Ce l’ha messa tutta il Ministro della Salute per conquistarsi il nostro biasimo (e un coro di scherno e dissociazione da ogni lato). Con il lancio del Fertility Day, la cui parola d’ordine è scoprire il “prestigio della maternità”, gli illuminati papaveri ministeriali hanno messo a punto un fitto programma di iniziative che coinvolge scuole, università, piazze su tutto il territorio nazionale.

Se la bassa natalità è un problema reale, ben oltre i limiti del ridicolo è pensare di combatterla con una retorica che riecheggia il ventennio: “procreare per la patria”. Sarà mica la mancanza di un reddito adeguato, della stabilità lavorativa, di asili e servizi pubblici ad inchiodare il numero di figli per coppia a 1,39? Difficile che fantomatici “villaggi della fertilità” diano una mano. Intanto Bologna ha boicottato il progetto, e noi tiriamo un sospiro di sollievo in nome dell’autodeterminazione femminile e del buon senso.

pubblicato sul numero 18 della Falla – ottobre 2016

immagine realizzata da Andrea Talevi