di Elisa Manici

Bessie Smith, o l’imperatrice del blues, come amava definirsi, nasce nel 1894 in Tennessee. Un’infanzia difficile, il canto che la accompagna sempre, fin da bambina, per le strade di Chattanooga, passione, certo, ma soprattutto mezzo di sussistenza. Forse proprio per questo diventa una tipa tostissima: nera, bisessuale, due mariti all’attivo, frequenta i buffet flats, seduce le sue ballerine di fila, si porta dietro varie drag queen in tour. Riesce a registrare il suo primo singolo per la Columbia soltanto nel 1923: Donwhearted blues, che vende circa 800mila copie in sei mesi.

Con la Grande Depressione e l’avvento del sonoro al cinema, la sua carriera subisce una flessione, ma lei non demorde, e continua a cantare sempre, fino alla sua morte, che avviene nel 1937 in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale.

pubblicato sul numero 24 della Falla, aprile 2017

immagine realizzata da Riccardo Pittioni del collettivo Gli Infanti.