di Andrea Cioschi

È un compito arduo dover definire in poche battute Jacopo Camagni. Autore di fumetti di fama internazionale, brillante illustratore, curatore di importanti mostre (ricordo, a titolo di esempio, Rosa Cenere sull’omocausto), instancabile attivista per i diritti LGBT, compagno di spericolate avventure, anima ruggente della Falla e, cosa ancor più importante per chi scrive, caro amico da circa vent’anni. Questo mese, in occasione del Bologna Pride 2015, La Falla ospita un poster che vuole essere un invito, per tutte e tutti, a marciare con orgoglio nei centri storici delle nostre città; come un grande, variegato ed unito soggetto collettivo che porta nel mondo la ricchezza, la bellezza e i colori delle nostre differenze.

Finalmente hai ceduto! Abbiamo un tuo poster su La Falla!

Sì, ho ceduto alle richieste insistenti (leggi “all’obbligo”) della redazione che da mesi premeva per avere un poster realizzato da me, nonostante la mia ritrosia. Essendo un membro della redazione, ed in particolare colui che suggerisce solitamente la ricerca degli artisti che impreziosiscono il nostro almanacco, ho sempre preferito non intervenire direttamente, ma la redazione intera l’ha chiesto e, come per tutte le scelte redazionali, la maggioranza ha vinto.

L’immagine che hai realizzato è una rivisitazione in chiave LGBT+ del famoso dipinto “Il Quarto Stato” di Pellizza da Volpedo, come mai questa scelta?

La realizzazione del poster del numero in uscita in concomitanza del Bologna Pride ha un’importanza speciale e la condivisione del tema era importantissima. Dopo l’investitura ho quindi chiesto che venisse scelto il soggetto da tutta la redazione, in modo che fosse, al pari del poster in ricordo di Flavia Madaschi, un prodotto “nostro” al 100%, in cui tutta la redazione potesse riconoscersi, e non solo “il poster di Jacopo”.

Ormai hai una certa età. Qual è il ricordo più bello che conservi del Pride?

Ho tantissimi ricordi, dal World Pride del 2000 a bordo del carro del Cassero con tutti gli amici in mezzo ad un mare di gente, ai viaggi con Marcella Di Folco che ci intratteneva cantando, fino a ricordi cartacei veri e propri come la foto in cui bacio il mio ragazzo sul carro del Cassero con alle spalle un gigantesco colosseo. Fu anche copertina del vecchio magazine. Ma potrei andare avanti per giorni!

L’anno scorso marciavamo insieme alle compagne di Atlantide e del Cassero e tu eri un pirata, quest’anno invece come sarà il tuo Bologna Pride?

Quest’anno sfilerò con tutti gli amici de La Gilda, una botta ulteriore di colore e nerdaggine all’interno del Pride! Unicorni, pirati, elfi e ninja? Cercateci!

Cosa aspetti a fidanzarti?

Che qualcuno me lo chieda.

pubblicato sul numero 6 della Falla – giugno 2015