INTERVISTA ALLA DOTTORESSA MILANI

dottoressa milani - embrioadozioneIl 22 maggio presso il Cassero LGBTI center si terrà un incontro organizzato dalla Falla, Giovani Cassero e Cassero Salute sulle tecniche di riproduzione assistita per coppie lesbiche e donne single in collaborazione con l’Institut Marquès di Barcellona, un prestigioso centro integrale di Ginecologia, Ostetrica e di Procreazione Assistita. Per questa occasione abbiamo intervistato la Dr.ssa Milani per approfondire il programma di embrioadozione offerto dall’Institut Marquès.

1) Quali sono le tappe da seguire per una coppia o una persona single che vuole intraprendere un percorso di embrioadozione e quali sono le tecniche che Institut Marquès adotta?

Adottare un embrione vuol dire sottoporsi a un trattamento di procreazione assistita con embrioni che sono rimasti senza una destinazione. A differenza di quanto accade in Italia, dove la legge obbliga le cliniche a crioconservare gli embrioni abbandonati, in Spagna le coppie possono scegliere il destino degli embrioni ottenuti dal loro ciclo Fiv, e non trasferiti. Possono decidere di donarli ad altre coppie, alla ricerca o eliminarli. In mancanza di una decisione, una volta trascorso un periodo di quattro anni, passano sotto la custodia del centro medico. In tal caso, e a condizione che soddisfino tutti i requisiti medici, vengono destinati all’adozione.

La differenza tra la donazione e l’adozione degli embrioni è esclusivamente di natura legale. Nel programma di donazione gli embrioni provengono da coppie che li hanno ceduti espressamente e per iscritto ad altre persone che desiderano avere un figlio. Nel programma di adozione i genitori non hanno indicato alcuna scelta di destinazione, è infatti il centro medico a decidere. In nessuno dei due casi è necessario svolgere procedure particolari e a livello medico il procedimento è esattamente identico.

Una volta entrati in contatto con il nostro centro i pazienti vengono orientati dal medico che li seguirà durante tutto il percorso. La paziente realizzerà la preparazione dell’endometrio e in seguito il transfer a Barcellona. La preparazione endometriale si esegue attraverso l’utilizzo di cerotti, da applicare sulla pelle, e di ovuli vaginali. In pochi giorni l’endometrio è pronto e si può procedere allo scongelamento e al trasferimento degli embrioni senza la necessità di ricovero.

L’adozione di embrioni non richiede procedure di adozione ufficiali ma solo la firma di un consenso informato in cui la coppia o le donne che adottano dichiarano di essere a conoscenza del processo.

2) Quali sono i parametri da rispettare per essere considerati idonei? L’età e la prossimità alla menopausa può costituire un problema?

Presso il nostro centro a Barcellona possono adottare embrioni donne fino al compimento del 51esimo anno. Possono essere donne single, coppie di donne, coppie di sesso diverso con problemi di sterilità e ripetuti fallimenti con la fecondazione in vitro, o semplicemente persone che per questioni etiche e religiose scelgono questa opzione. La donazione degli embrioni è un trattamento valido per donne single o per coppie in cui l’utilizzo dei propri gameti presenta una prognosi sfavorevole.

Gli embrioni destinati a questa procedura sono di elevata qualità, in quanto è necessario che entrambi i gameti provengano da soggetti che soddisfino gli stessi requisiti che si applicano ai donatori di sperma e ovuli. Per questo motivo i risultati sono eccellenti e la donazione costituisce una possibilità concreta per realizzare il desiderio di genitorialità.

3) Qual è il destino che spetta in Italia agli embrioni inutilizzati? Possono essere donati?

In Italia gli embrioni crioconservati che non vengono trasferiti restano congelati in eterno. La legge non prevede altra destinazione. Non è possibile donarli alla ricerca né tantomeno ad altre coppie e non è possibile decidere di eliminarli. In Spagna la legge è diversa e grazie alla donazione disinteressata di altre coppie possiamo realizzare il sogno di numerose persone con basse possibilità di avere figli con i propri gameti.

4) Da quando è attivo il programma di embrioadozione di Institut Marquès?

Nel 2004 Institut Marques ebbe l’idea di destinare gli embrioni, i cui gameti provenivano da soggetti sani, a un programma di adozione.

Nel febbraio del 2017 è venuta al mondo Georgina la millesima bambina nata dal nostro programma di embrioadozione internazionale. Sono sempre di più le donne che da tutto il mondo si rivolgono a noi, come riferimento per questa tecnica.

5) Quali possono essere le motivazioni che portano una coppia o una persona a prediligere l’embrioadozione ad altre alternative?

Le ragioni che spingono a scegliere questo trattamento possono essere diverse, sia dal punto di vista medico che etico. Vari motivi possono rendere necessario l’utilizzo di gameti di donatori. Abbiamo vissuto bellissime storie di coppie, in cui il partner maschile era sterile, hanno deciso di adottare un embrione invece di affrontare un trattamento fiv con seme di donatore. In altri casi invece donne single, coppie di donne o anche coppie eterosessuali decidono di ricorrere a tale procedura con l’entusiasmo e la speranza di dare un’opportunità a un embrione in attesa di una casa che lo accolga.