di Linda Green e Gaeta Jones

Ciao darlings sono Julien un boy di 20 anni e ho un big big problema: il mio organo è piccolo. Qualche giorno fa ho conosciuto un boy very very bono e ci piaciamo very tantissimo ma when il boy mi ha chiesto sex io mi sono tirato indietro a causa della size del mio bird: non vorrei deluderlo e temo mi possa lasciare per questo particolare (egli è solo passivo). Come posso fare? Help! Vostro Julien

A te mancano 20 cm… Aret e non annanz (dietro e non davanti).
Non hai capito che se vi piacete very very tantissimo è perché siete due sorelle gemelle.

Ormai è giunta l’ora che devi sapere la pura verità! Un dato scientifico accuratamente testato dalle generazioni di frocette prima di noi: se ce l’hai piccolo, per il bene tuo, e soprattutto per il tuo prossimo, è meglio che fai la passiva. Altrimenti il tuo vero big big problema non sarà la pellecchia che ti ritrovi in mezzo alle cosce, ma una femminella depressa perché non è stata sbattuta a dovere. Potrebbe abbuffarti di male parole, o di schiaffi e calci per l’insoddisfazione, e rischieresti di perderlo pure come amico per sempre.

Eh su dai, sfrutta sto ragazzo very very bono e trovatevi un bel rozzo torello che vi squarta a tutte e due, e dopo potete entrambe coccolarvi e fare impacchi di acqua fredda, per il culo dolorante!

Gaeta Jones

Mia dolce stella, in ciò che scrivi rilevo due inquietanti fallacie che mi proverò di dirimere. Innanzitutto la polarità attivo-passivo è un manicheismo demodé, tramontato, oramai, già nei gloriosi anni ’80: diffida dei profeti di tale dottrina, consacrati alle gioie del dare e del ricevere, diffondi la buona novella. In secondo luogo, debbo confessarlo, non sarei credibile nelle vesti dell’apologeta del micro; tuttavia ti rivelerò un mio segreto: ogni volta che mi lascio travolgere dalla carnalità penso a Platone. Fallo anche tu: il sesso è come la parusia, in esso si rivela l’essenza ideale del tuo vero io, con esso si manifesta quanto di divino possiedi, indipendentemente dalle tue appendici. Ricordati, a questo proposito, l’imprescindibile lezione del pennello cinghiale: per dipingere una parete grande non ci vuole un pennello grande, ma un grande pennello. Eternamente tua, Linda Green

pubblicato sul numero 8 della Falla – ottobre 2015

immagine realizzata da Thomas Belvedere